Si può tranquillamente dire che non capita tutti i tutti i giorni di incontrare Raoul Bova, considerato da anni il bello del cinema italiano, titolo che posso assicurare merita ampiamente, anche visto dal vivo. Rimasta per un attimo sbalordita, cerco di riprendermi quanto prima e di iniziare ad incanalare una serie di domande appropriate, cosa che mi risulta non facile. Senza la sua Rocio, ma in compagnia di tutto il cast della nuova fiction prevista per martedì 16 e mercoledì 17 gennaio su Canale 5, iniziamo a rompere il ghiaccio con un commento sul mio abito, diciamo un po’ ingombrante, e partiamo subito con la prima domanda!

“I fantastici5” affronta un tema molto delicato: quello della disabilità, immagino non sia stato facile.
Sicuramente l’idea è quella di sensibilizzare su un tema importante come questo e lo fa raccontando da vicino il mondo dello sport e delle paralimpiadi. Il sacrificio, la determinazione, gli insuccessi, ma anche la rinascita e le soddisfazioni. Un saliscendi di emozioni e coinvolgimento.
Qual è il tuo ruolo?
La serie è ambientata ad Ancona e io sono Riccardo Bramanti, un allenatore di atletica che coglie al volo l’opportunità di lavorare in un prestigioso centro sportivo e si dedica anima e corpo nel cercare di portare alla vittoria i quattro atleti disabili che segue e conosce ormai da molto tempo.

Tu, invece, che rapporto hai con lo sport?
E’ strano perché, se non avessi seguito la carriera di attore, nella vita avrei voluto proprio fare l’allenatore e il coach, mi piace il fatto di poter entrare nella mente di uno sportivo e spronarlo a dare il meglio. Le cose per me nella realtà sono andate diversamente, come sapete, e interpretare questo ruolo è stato un po’ come avere un incontro con il destino.