Siamo multitasking, si sa, ma il messaggio che vuole lanciare Veronica Maya, madrina di Casa Sanremo, proprio dal palco dell’area hospitality del Festival di Sanremo è chiaro: dobbiamo crederci e non dobbiamo per forza scegliere tra famiglia e carriera. E lei…. ne è la prova vivente, conduttrice televisiva di successo (Dribbling, Casa Alice-Cucina in famiglia, L’Italia che fa) e mamma di tre splendidi bimbi!
La incontriamo all’inaugurazione e con lei facciamo due chiacchiere.
15 anni di Casa Sanremo che non si è mai fermata, neanche l’anno scorso, ma che quest’anno torna in presenza ed è una cosa straordinaria
Sì, c’è un casa Sanremo ante-Covid e una post-Covid, un po’ come tutte le cose, anche per lo stesso Festival. Io ho vissuto sia le edizioni con i bagni di folla sia una che mi sta particolarmente a cuore perché ero con la mia bimba Katia, che è la mia terzogenita, che all’epoca aveva appena 20 giorni, avevo portato anche lei, allattandola e coccolandola, pur lavorando. E poi l’edizione atipica, questa bolla che era Casa Sanremo, completamente asettica, solo con gli addetti ai lavori, dove un po’ mi sentivo sola in streaming con tutto un pubblico poi in realtà che seguiva la piattaforma. Il merito di Casa Sanremo è che ha saputo cambiar pelle, ha saputo reinventarsi e accogliere nuove esigenze. E oggi qui, come ha detto Amadeus, si respira gioia.
Abbiamo parlato di famiglia, dei tuoi tre figli e di carriera. Quale consiglio ti senti di dare alle mamme e alle donne che ci stanno leggendo e che magari fanno un po’ fatica a tenere insieme tutto?
Combinazione proprio quest’oggi sentivo alla radio che molte donne quest’anno sono state costrette a lasciare il lavoro perché riuscire a conciliare la vita familiare con quella professionale in questo particolare periodo di emergenza risulta difficile. Io mi sento, a questo punto, un caso fortunato e una privilegiata e cerco di confortare chi magari lo è meno di me. Mi ricordo tutto l’affetto che ho ricevuto quando conducevo incinta e avevo il pancione enorme sia la prima, la seconda e pure la terza volta con gravidanze di peso e le altre mamme mi ringraziavano perché dicevano che passava il messaggio che si può fare e che non siamo costrette a scegliere.
E tu come fai?
Io ci riesco con grandi dosi di energia, che è un po’ caratteriale, buona organizzazione perché prima di mancare una settimana da casa, come capita a me in questo periodo, devo organizzare tutto al meglio e far pesare al minimo la mia assenza. Poi ovviamente i bambini mi mancheranno moltissimo, ma li ho sempre abituati all’autonomia e ho sempre abituato me stessa a non annullarmi. Penso di essere una buona madre perché sono una donna felice e appagata, pur facendo dei sacrifici e delle rinunce. Non accetto tutti i lavori, ma solo quelli compatibili con i miei impegni familiari. Però li accetto e questo mi rende felice.
Mi ricordo di averti visto subito dopo che avevi partorito ed eri in splendida forma. Ci sveli i tuoi segreti?
Segreti non ne ho, forse anche lì un dono genetico perché anche la mia mamma ha avute tre figli ed è sempre stata uguale. Dalla mia ho vent’anni di danza classica e se come si dice i muscoli hanno memoria probabilmente c’è questo metabolismo che ha memorizzato un asset e seppur mangiando, perché sono una buona forchetta e mi piace molto cucinare, essendo figlia di ristoratori, non ho mai dovuto litigare con i chili di troppo e anche quando li ho avuti, ad esempio dopo le gravidanze, non me la sono mai presa con me stessa. Faccio poi un poco di attività, ma senza ossessione e un po’ di medicina estetica all’occorrenza perché dopo gli anta i segni di stanchezza diventano più visibili, ma tutto senza smania e senza ossessioni, il giusto equilibrio diciamo che accompagna un po’ tutte le mie scelte. Mi sento bene nei miei 44 anni.
Che rapporto hai con la musica?
Un rapporto meraviglioso, ne ascolto tanta durante tutto il giorno e vario molto nei generi. Direi che questa settimana mi trovo proprio nel posto giusto!
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