L’ultima volta è successo 31 anni fa. Questo il tempo trascorso dall’ultimo Eurovision Song Contest in Italia. All’epoca, nel 1991, fu grazie a Toto Cotugno che, con la sua “Insieme“, fece in modo che il festival approdasse a Roma; questa volta invece sono stati i Mâneskin che, con “Zitti e buoni” , hanno conquistato giuria e pubblico a Rotterdam e hanno fatto in modo, quindi, che nel 2022 l’importante manifestazione si potesse svolgere a Torino. Un grande onore e un’opportunità enorme quella di poter ospitare un evento di così ampio respiro ed interesse. La manifestazione, oltre a catalizzare l’interesse dei media ed essere trasmessa in tutto il mondo ,sarà un volano per l’economia e il turismo italiano, cosa ancora più apprezzata in questo 2022, ovvero dopo due anni di pandemia, dove i settori dello spettacolo, dell’accoglienza e del turismo sono risultati fra i comparti più penalizzati. In pochi però sanno che l‘Italia è fra i paesi fon-datori della manifestazione, che affonda le sue radici nel 1956, grazie all’intraprendenza del giornalista Sergio Pugliese che ideò la manifestazione. Da quel momento il concorso è stato trasmesso ogni anno senza interruzioni in tutto il mondo, fatta eccezione per il 2020 (dovuta al Covid), rendendolo uno dei programmi televisivi musicali (ma anche radiofonici) più longevi di sempre. Rientra anche negli eventi non sportivi più seguiti di tutti i tempi. Quest’anno si parte con martedì 10 maggio e giovedì 12 con le due semifinali, per arrivare dritti alla grande serata di sabato 14 con la finalissima, dove vedremo finalmente in gara i nostri Mahmood e Blanco, vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo. Le polemiche sui biglietti non sono mancate, in effetti sono stati introvabili da subito e non solo per le serate di competizione, ma anche per gli show collaterali: family (al pomeriggio) e jury (24ore prima delle esibizioni ufficiali).
Dal 7 al 14maggio sarà una festa per tutta la città, con tanto intrattenimento e opportunità da vivere ,a cominciare dall’Eurovillage, collocato al parco del Valentino con palchi destinati ad accogliere ospiti che si esibiranno live e maxi schermi per poter seguire le serate in diretta dell’Eurovision (uno di questi all’interno del cortile del Castello, e gli altri invece nella passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele II). Ci sarà poi la Torino by night con un programma ben definito e che vede le attività commerciali, giustamente, in prima linea. Neanche a dirlo, ma gli occhi (e i riflettori) sono tutti puntati sullo show principale, organizzato da Ebu (European Broadcasting Union) di cui fanno parte ben 40 paesi; di questi18 in gara il 10 maggio, 17 il 12, mentre per la finale si aggiungono i Big Five: Francia, Regno Unito, Spagna, Germania e Italia che, come abbiamo detto prima, permette a Mahomood e Blanco di approdare alla finale senza passare da ulteriori selezioni.