Questo è il suo terzo Festival di Sanremo consecutivo, con le ultime due edizioni di certo non facili, ma lui, con la sua forza di volontà, la grande passione per la musica, la sua professionalità e un pizzico di ottimismo è andato dritto per la sua strada e ci ha regalato un Festival che è andato al di là di ogni più rosea previsione.

Ciao Ama e ben tornato ai microfoni di EG
È sempre un piacere per me ritrovarvi, grazie dell’invito.
Quali sono stati i tuoi 3 momenti indimenticabili di questo Festival?
La scalinata della prima sera e la commozione che mi è venuta, improvvisa e inaspettata, penso si sia visto palesemente. Per me trovarmi il Teatro Ariston pieno di gente è stato, dopo il lungo e brutto periodo che abbiamo passato, un momento che porterò nel cuore sempre. Il secondo direi gli amici sul palco: Fiorello, Checco…. e il terzo la musica. Vedere dei super ospiti in gara mi ha fatto molto piacere!
Abbiamo ascoltato 25 canzoni in gara quest’anno, ma quante te ne sono arrivate?
Più di 300. Le ho ascoltate ovviamente tutte, ho iniziato quest’estate e ho dato la precedenza alla musica; per me la cosa importante era il brano e non chi lo cantava. Avrei potuto scegliere qualcuno perché mi avrebbe fatto audience o per compensare i vari stili dei brani in gara, invece mi sono basato sul fatto che ci dovessero essere solo bei pezzi.
Come ti sei preparato per questo tuo terzo Festival per arrivare in forma, sia fisicamente che mentalmente?
A livello fisico purtroppo poco perché prima dei tre Sanremo facevo molto sport, che è un ottimo modo per scaricare la tensione, ma registrando molto: “I soliti ignoti” e tante altre cose non ho più avuto il tempo. Lo sport per me è andarmi a rilassare, invidio Fiorello quando la mattina si sveglia alle 5.30/6 e va in bicicletta o a giocare a tennis, io quando lavoro molto non riesco. Diciamo che cammino molto, mi piace mangiare ma non eccedo, ad esempio ieri ho mangiato solo un piatto di pasta, ma non transigo mai sulla colazione che per me è importante. A livello mentale invece la musica, per me è il miglior supporto. Ascolto canzoni sempre, in qualsiasi momento, la musica mi carica. Ancora adesso mi sveglio la mattina e collego attraverso il cellulare, dove ho tutte le canzoni del Festival. alle casse e me le sento. Mi dirai, ma come non le hai già sentite abbastanza? Ma quella è la mia vera carica mentale.