Abbiamo incontrato Johnson Righeira che, nella serata delle Cover, ha duettato con i Coma_Cose, cantando la celebre “L’estate sta finendo”, un suo successo targato 1985.

Guardate un po’ con chi sono? Con Johnson Righeira! Ben arrivato su EG Magazine!
Grazie, grazie dell’invito.
40 anni fa usciva ”L’estate sta finendo”, che effetto fa festeggiarlo sul palco dell’Ariston?
Diciamo che sono già in ansia ora, è un bel regalo alla canzone e tutto sommato anche a me dai, sono molto felice e onorato di collaborare coi Coma_Cose, abbiamo sicuramente delle affinità, è quasi fisiologica questa collaborazione.
Come ti sei preparato mentalmente e fisicamente per l’esibizione?
Non ho avuto tempo, qui a Sanremo va tutto molto veloce, 39 anni fa non c’erano i telefoni e i social quindi se già all’epoca era un delirio oggi è aumentato. L’importante era salire sul palco con la pancia piena, perché durante il Festival c’è il rischio di saltare i pasti.
Com’è avvenuto il contatto coi Coma_Cose? Vi conoscevate già?
Ci siamo conosciuti al MiAmi Festival a Milano anni fa, prima che loro diventassero così popolari, il contatto è avvenuto tramite il mio staff, parlando del fatto che sarebbe stata una figata celebrare nella serata dei duetti i 40 anni dall’uscita di questa canzone. L’idea è stata proposta alle case discografiche, è piaciuta ai Coma_Cose fin da subito e hanno aderito istantaneamente con entusiasmo a questa proposta.

Tu sei sempre stato un precursore, anche per i tuoi look! Che rapporto hai con la moda?
Il look per la serata è nato dopo alcune riflessioni, anche se alla fine, come spesso accade, lo abbiamo messo a punto solo all’ultimo., Sicuramente negli anni ’80 c’era molta più scelta per l’uomo, molti stilisti facevano proposte più trasgressive, ora si è tutto un po’ normalizzato. Oppure ci sono cose molto estreme. Ricordiamo infatti la tutina di Achille Lauro giusto per avere un esempio sul palco dell’Ariston, non ti vedremo in quel modo? No, assolutamente, penso sarebbe uno spettacolo da vietare non solo ai minori ma anche ai maggiorenni ahahah, sarò un po’ più elegante di come mi vedi ora, ma sarò sempre un vecchio punk.

Tu sei cantautore, produttore, attore… quando è nata la tua passione per l’intrattenimento?
Ero adolescente quando mi sono avvicinato a un magazine punk, mi proposero di partecipare ad un giornale un po’ diverso, da distribuire con un cd 45 giri, l’idea non si concretizzò mai ma mi aiutò ad avvicinarmi alla musica; feci lo stesso il 45 giri da solo, con un amico che mi aiutava a trovare gli accordi delle melodie che creavo, così entrai nel mondo musicale, nell’autunno del ’79. Cominciai con le performance dal vivo, realizzai altri provini tra cui quello di ‘Vamos a la playa’, registrammo questo pezzo poi io andai a fare il militare, il disco è uscito mentre lo stavo facendo e fu come un esplosione nucleare, se ne parlava ovunque.
Secondo te è cambiato il modo di usufruire della musica? Tutto diventa subito tormentone e poi chissà se ce ne ricorderemo come ci ricordiamo delle tue canzoni.
Il fatto che per la musica non esista più un supporto fisico rende quest’ultima un po’ astratta, essendo fruita tramite telefonino la rende usa e getta. Proprio perché viene ascoltata con più facilità le viene prestata meno attenzione. Non sempre, ma spesso noto delle canzoni che sembrano fatte in laboratorio, quasi come se fossero alla ricerca di una formula perfetta per arrivare a un certo tipo di risultato. Credo che molti abbiano difficoltà a ricordare i tormentoni di 2/3 anni fa, io ho avuto la fortuna/onore di fare canzoni che sono rimaste, quelle canzoni sono come dei figli, ad un certo punto si fanno grandi, camminano da sole e non si ricorda più neanche chi le ha fatte, per esempio i giovani sicuramente avranno sentito ‘Vamos a la playa’, ‘No tengo dinero’ oppure ‘L’estate sta finendo’ ma se gli chiedi chi sono i Righeira non lo sanno, giustamente.
Progetti futuri?
Sto producendo vino, ho fatto fino ad ora solo vino bianco, bisogna vedere come va la vendemmia però, ma vorrei iniziare anche con il rosso. Per quanto riguarda la musica penso che riguarderemo vecchi provini rimasti inediti e cercheremo di collaborare con qualcuno di più giovane, io sono legato ai miei tempi anche se le canzoni si fanno pensando al futuro, far mettere mano a qualcuno di più giovane può appunto ‘ringiovanire’ un provino anche di tanti anni fa. Non escludo assolutamente una collaborazione coi Coma_Cose. Nel frattempo mi sono goduto ogni momento con loro sul palco dell’Ariston.
Ti ringrazio per tempo che ci hai dedicato!
Grazie a te, grazie dell’invito!