È un piacere ritrovarti! Grazie per essere qui!!
Sono felice di poter dare il mio contributo, mi hanno invitato e ho subito accettato.
Facciamo un salto indietro nel tempo, a quel Festival di Sanremo del 1989 in cui, insieme ad Anna Oxa, cantavi “Ti Lascerò”. Cosa ti è rimasto, cosa di sei portato dietro di quel palco e di quella vittoria?
E’ stato un momento importante, specialmente con Anna poi, in quel periodo, ci siamo divertiti tantissimo perché ci spalleggiavamo uno con l’altra. I pronostici erano dalla nostra e quando poi abbiamo vinto è stato emozionante.
Avendo vinto avete partecipato, come da tradizione, anche all’Eurovision, com’era allora? Adesso è molto più attrezzato, seguito e spettacolarizzato. Ora chi vince a Sanremo va all’Eurovision con quel pezzo; allora non era così, noi infatti abbiamo portato “Avrei voluto”, sempre di Berlincioni e Fasano. Bello, ma forse un po’ più difficile dell’altro.
Nel 2020 e 2021 sei tornato al Festival, ma come ospite. Non ti attira l’idea di partecipare ancora come concorrente?
E’ molto più rilassante andare come ospite. Come tale sei obbligato a portare qualche cosa che hai già fatto, mentre come concorrente puoi portare una canzone nuova e far conoscere il tuo nuovo progetto, a cui segue un album, tour e promozione.
Cosa ne pensi di Amadeus come direttore artistico, visto che lo sarà per la terza volta consecutiva a Sanremo?
Lui ha fatto delle scelte azzardate che poi si sono rivelate vincenti. Guarda i Måneskin che poi hanno spaccato sia qui che all’estero. E loro erano così fuori dagli schemi sanremesi, di certo non avevano una canzone melodica…anch’io avrei voglia di portare qualche cosa di diverso, ma non me lo permetteranno mai (ride ndr.). Unica cosa: forse ha scelto un po’ troppi giovani.

Fra l’altro so che ti ha invitato a Verona per Arena 60/70/80 che andrà in onda su Rai 1 poi ad ottobre, che pezzi canterai?
Posso dire di avere un successo per ogni decennio. Penso: “Deborah”, “Io amo” e “Mi manchi”.
A quale tua canzone sei particolarmente legato?
“A chi”, perché è una canzone completamente diversa da tante altre: non ha la strofa-inciso, quella parte arriva senza ponti, senza nulla, va diretta. Anche in televisione quando la mettono, non la possono tagliare, la devono mettere fino alla fine.
Hai duettato con moltissimi artisti: Claudio Baglioni, Francesco De Gregori, Alex Britti, Enrico Ruggeri, Clementino, Tony Hadley…. chi ti manca? Con chi vorresti incidere un disco?
Ma sai dopo Mina, Baglioni e gli altri che hai citato non saprei. Ho cantato anche con Ray Charles e ho accompagnato i Beatles. Certo, se qualcuno delle “nuove leve” mi facesse un’offerta potrei sperimentare come ha fatto la mia amica Orietta (Berti ndr).
Questo ultimo anno e mezzo è stato un periodo difficile per via del Covid. Come lo hai vissuto?
Come lo abbiamo vissuto noi artisti? Non abbiamo potuto fare il nostro lavoro. Io mi sono messo al pianoforte e ho composto un sacco di pezzi.
Nella tua playlist quali canzoni ci mettiamo?
“Azzurro”, “L’italiano” e poi una canzone qualsiasi dei Beatles
Anche lui, prima di salutarci, ha voluto fare un regalo a tutti i lettori di EG Magazine: potete scoprirlo sulla nostra pagina Facebook!!