Rose Villain, la bellissima cantante milanese dai capelli azzurri, è tornata, ad un anno di distanza, al Festival di Sanremo. Forte di un periodo di grandissimi successi sia sul palco che fuori, dichiara di essere pronta a far conoscere tutti i suoi lati, anche quelli più nascosti, ma con un nuovo atteggiamento: quello di fregarsene dei giudizi altrui e seguire solo il suo istinto da…fuorilegge! Dopo il tour tutto esaurito di questa estate, il botto con il singolo “Come un tuono” con Guè e l’apertura dei concerti italiani dei Coldplay è in arrivo con una data al Forum (23 settembre 2025) e con un nuovo album, dal titolo “Radio Vega”, andando così a comporre “The Radio Trilogy”, visto che i primi due portavano il nome di “Radio Gotham” e “Radio Sakura”.

Cinema e musica sono sempre stati importanti nella tua vita e nella tua carriera. Questo binomio ha influenzato il brano “Fuorilegge” che hai portato sul palco dell’Ariston?
Quando scrivo canzoni vedo la storia, la sceneggiatura, vedo già tutto, lavoro per immagini e il cinema mi influenza come influenza tutte le mie canzoni. “Fuorilegge” mi fa pensare a Bonnie e Clyde, all’Arizona e a tutto questo universo che poi si riduce ad una stanza con una persona che desidera amore con una stellata. Io mi vedo queste due cose insieme.
Ti senti così? Un po’ Fuorilegge?
Per me il nuovo Fuorilegge del 2025 è quello che se ne frega dei giudizi, dei trend, è quello che va sempre dritto per la sua strada. Questo brano è proprio nato così, è il mio sound, mi rappresenta, è particolare, prende queste sterzate, come anche altre mie canzoni. Era la scelta giusta per Sanremo? Non lo so, non è mai la scelta giusta… ma me la sento così dentro che, da buona Fuorilegge, faccio quello che mi dice l’istinto.
In amore funziona allo stesso modo per Rose?
Più che mai in amore è importante lasciarsi andare e anche qui l’istinto, quello vero, il primo che viene a galla, difficilmente sbaglia.

I tuoi look come nascono?
Guardi, l’anno scorso, ad esempio, mi sono preoccupata forse troppo dei miei look, volevo far vedere tutte le mie sfaccettature, come potevo essere donna, chic, elegante e invece ho capito che io sono così tanto articolata che è inutile provare a farlo vedere e quest’anno sono andata dritta e mi sono detta: quali sono gli outfit che so che metto e mi fanno sentire più Rose Villain senza sforzo? E li ho semplicemente indossati!
Dicci la verità: durante il Festival di Sanremo hai fatto serata?
Non ho fatto serata perché ho avuto giornate belle importantine. Però devo dire che ho la mia ricetta se devo fare tardi: bevo tanta acqua fra un cocktail e l’altro, ti svegli che sei un fiore!

Rispetto all’anno scorso hai capito un po’ di più su chi sei?
No, ho sempre avuto le idee molto, molto chiare su chi sono, cosa voglio, com’è la mia musica. Sono parecchio insicura su tante altre cose, ma sulla mia musica e sul percorso artistico non ho mai avuto un dubbio. Con il primo Sanremo con “Click boom” è stato proprio messo un chiodo dove doveva esserci e quest’anno ho davvero voluto divertirmi.
Ti senti cambiata, quindi?
E’ stato un anno pazzesco di tour, concerti, esperienze. Ora il palco lo affronto con una leggerezza diversa e ho capito gli spazi del palco e della performance e quindi questo mi ha aiutato tantissimo. Da questo Sanremo non mi aspettavo niente, l’anno scorso ero arrivata 23esima e nonostante questo ho spaccato tutto, quindi non guardo i numeri. Mi sento questa canzone, se piace bene, ma deve piacere lo stesso (sorrisone n.d.r.), mi sento nel flou giusto!
So che sei sportiva, se ti avessero detto vinci Sanremo, ma l’Inter va in serie B?
Mi spiace per l’Inter (ride di cuore n.d.r.). Forza Inter, ma ciao!!
“Fuorilegge” è una delle gemme di Radio Vega che uscirà il mese prossimo, il tuo percorso fino alle stelle nasce già da Radio Gotham oppure nasce piano, piano?
Mah, in realtà, me lo sono chiesta… Quando ho iniziato con “Radio Gotham” sapevo che sarebbe stato una trilogia, me lo sentivo perché quando parti dalle ombre devi poi arrivare da qualche parte; non puoi fermarti nell’ ombra. In realtà è avvenuto tutto in maniera naturale: l’evolversi della musica, la consapevolezza delle canzoni, c’è stata un’evoluzione creativa che mi aspettavo, anche se non così velocemente, perché tre album in tre anni non sono affatto pochi. E’ sicuramente il coronamento di qualche cosa, non è la fine ma, mi auguro, l’inizio di qualcosa ancora più bello. Sono tanto, tanto fiera di questo album pazzesco.
Nella serata delle Cover hai cantato “Fiori rosa, fiori di pesco” di Battisti insieme a Chiello, come mai questa scelta?
Lucio Battisti è forse il mio cantante preferito; sono cresciuta con lui, ho proprio una passione sfrenata per la scrittura e la sua interpretazione, quando lui canta non c’è null’altro e quindi, per me, era la scelta perfetta. E come lui è il mio artista preferito del passato così Chiello è quello del presente e lo sarà di tutta l’Italia del futuro. Tutti devono capire quanto vale questo ragazzo.
Sono stati 18 mesi ricchi di grandi successi, nel frattempo hai deciso di diventare anche imprenditrice. Ci racconti del tuo progetto e di come hai trovato il tempo?
Il tempo l’ho creato, non l’ho propriamente trovato se devo essere sincera. Ho fatto come Nolan: ho scratchato e ho trovato dei momenti. Un’avventura pazzesca anche questa, ho una grande passione per il make up, da quando ero bambina sognavo, oltre la musica -si intende-, questa cosa del make up e negli ultimi 2 anni, mi ci sono in un qualche modo dedicata e ho messo tutta me stessa anche in questo. Vediamo come si evolverà e come andrà.
La tua linea Good Villain ha anche un bellissimo messaggio.
Rispecchia tantissimo la mia etica: è tutto vegano, cruelty-free e clean beauty, con ingredienti di super qualità che fanno bene alla pelle. Venendo da New York, dove ho vissuto per tanti anni, c’è tanta apertura beauty su questo e ho potuto studiarla da vicino e ho notato che in Italia se ne parlava ancora poco e mi sono detta andiamo dritti per questa strada che è molto nelle mie corde.