Alessandro con due partecipazioni al Festival di Sanremo si era già portato a casa due vittorie, la prima nel 2019 con “Soldi”, segnando una sorta di spartiacque fra vecchio e nuovo modo di concepire la musica nell’importante competizione, e il secondo nel 2022 in coppia con Blanco e la loro meravigliosa “Brividi”. Logico quindi considerarlo, anche quest’anno, molto pericoloso e da tenere d’occhio. “Tuta Gold” è diventato, nel frattempo, il secondo brano più ascoltato al mondo subito dopo l’uscita, secondo la Top 100 Globale di Spotify. Noi avevamo appuntamento con lui in un locale, subito dopo la sua esibizione nella serata finale.
Ciao Mahmood, ben ritrovato!
Ciao a te. E’ sempre un piacere.
Per prima cosa mi devi scusare, io sono silver questa sera.
(Capisce al volo la mia allusione e sorride, io indosso una giacca tutta paillettata, ma argento e non oro, a differenza del titolo della sua canzone e dei suoi fantastici pantaloni che indossava anche durante la sua esibizione sul palco dell’Ariston).
Non preoccuparti, stai benissimo. Dobbiamo subito fare una foto insieme dove si vedano bene i due colori a contrasto: gold & silver!
Hai appena terminato la tua esibizione nella serata finale, ora stai attendendo il verdetto, come te la stai vivendo?
Bene, dai. Vada come vada. Voglio solo esibirmi però tu fra poco devi tornare perché so che devi votare il podio.
In effetti è così, di cosa parla “Tuta gold” e cosa rappresenta per te il Festival?
E’ un viaggio tra il passato e il presente legato ad un immaginario che è nato questa estate. Per me Sanremo rappresenta una possibilità di crescita, è questo lo spirito con cui ho affrontato anche gli altri due.
Mentre parliamo ci passa a fianco il carrello dei dolci e Mahmood mi dice, quasi bisbigliandomi all’orecchio: “Amo, devi prendere il creme caramel: è buonissimo!”.